Cosa è il GABA e a cosa serve?
GABA è la sigla di acido gamma-amino-butirrico, aminoacido che agisce da neurotrasmettitore inibitorio, nel cosiddetto sistema gabaergico della base cerebrale, cioè lungo le vie nervose dei nuclei grigi centrali.
Identificato nel 1950 da Roberts e Frankel in estratti cerebrali di diverse specie animali, ma solo alcuni anni dopo è stato definitivamente chiarito che il GABA non è soltanto un aminoacido che nel sistema nervoso centrale (SNC) dei mammiferi ha funzione di neurotrasmettitore inibitore, ma rappresenta di fatto il neurotrasmettitore inibitore più abbondante a livello cerebrale.
La sua distribuzione nel SNC non è uniforme: le massime concentrazioni si trovano a livello della substantia nigra, nel globo pallido, nell’ipotalamo, nei corpi quadrigemini, nella corteccia cerebrale, nel cervelletto e nell’ippocampo molti dei neuroni localizzati in tali aree partecipano alla formazione delle vie striato-nigrale, nigro-collicolare, nigro-talamica e nigro-tegmentale.
Il GABA è presente anche nelle cellule gliali, dove uno specifico sistema di captazione e di catabolismo contribuisce all’allontanamento dell’aminoacido dallo spazio sinaptico.
Gabarelax® è un ingrediente alimentare ottenuto per fermentazione di un ceppo di Lactobacillus hilgardii su un substrato vegetale, tra cui predomina il cavolo cinese, Brassica rapa chinensis L. appartenente alla famiglia delle Brassiceae, utilizzato per la preparazione di un piatto tradizionale coreano a base di verdure, il kimchii.
YouRelax Integratore alimentare a base di Gabarelax®, Vitamina C e Vitamine D3, A e del gruppo B
L’ingrediente è stato sviluppato grazie alla ricerca scientifica e biofermentativa ed è considerato sicuro soddisfacendo numerosi requisiti di certificazioni statunitensi come la certificazione GRAS, inoltre grazie ai suoi naturali vantaggi in termini di salute, ha ricevuto il consenso dei consumatori ed è stato approvato da molti paesi europei come materia prima alimentare.
In uno studio che vedeva coinvolti 150 volontari, il Gabarelax® fu sottoposto a valutazione per il miglioramento delle problematiche legate al sonno.
I volontari furono suddivisi in due gruppi: al gruppo 1 fu somministrato un dosaggio di Gabarelax di 50 mg, al gruppo 2, 100 mg e al gruppo 3 300 mg di ingrediente. Il controllo negativo fu monitorato dando un placebo mentre il controllo positivo fu valutato con 3 mg di melatonina.
La forma di somministrazione prescelta fu una soluzione di 10 ml contenente il principio attivo, assunta 30 minuti prima di andare a dormire.
L’indice di qualità del sonno di Pittsburgh (PSQI) è stato utilizzato come base del punteggio per il test di efficacia. Un elevato PSQI score indica una bassa qualità del sonno.
I volontari con PSQI score superiore o uguale a 7 sono stati arruolati per questo studio poiché indicativo di scarsa qualità del sonno.
La durata dello studio fu di 6 settimane comprendenti 4 settimane di studio e 2 di valutazione post studio.
Figura 1: andamento dell’indice PSQI dopo le prime 4 settimane
Al tempo T0 i gruppi avevano un PSQI tra 11-11.50. Dopo la prima settimana il gruppo 1 alla dose di 50 mg di Gabarelax® mostrava un decadimento del PSQI di 3 punti pari al 26% del miglioramento della qualità del sonno, dopo 2 settimane pari a 4,5 punti pari a 39% sul PSQI iniziale, dalla seconda alla 4 settimana il decremento è stazionario.
Per quanto concerne il gruppo 2 si è assistito ad un decadimento della curva ancora più accentuato pari a 3,5 punti nella prima settimana e nella seconda fina a 5,5, mentre per la dose di 300 mg, gruppo 3, si arrivava a 4 punti dopo la prima settimana e dopo la seconda fino a 5 similarmente al controllo (fig. 1).
Figura 2: andamento dell’indice PSQI dopo le ulteriori 2 settimane
Durante la quinta e la sesta settimana si assiste inoltre ad una memoria del GABA per cui i soggetti pur non assumendo più il Gabarelax® permangono nel mantenimento di un indice di PSQI ottimale intorno ai 7 punti. Tuttavia, si verifica alla dose di 300 mg e di melatonina una sorta di assuefazione alla molecola, con un lieve incremento dell’indice PSQI, mentre per il gruppo 2 si mantiene il livello stabile (linea spezzata gialla) (Fig. 2).
Durante il test, ciascun soggetto era munito di smartwatch per monitorare il tempo di sonno profondo e il miglioramento della qualità del sonno, mostrando che il Gabarelax® agisce anche su questi due parametri in maniera dose dipendente.
Da un punto di vista soggettivo sono stati registrate le percezioni dei volontari con dei questionari specifici. I risultati hanno mostrato che nella prima settimana, il 72% dei soggetti pensava che la qualità del sonno fosse migliorata e il 6% di loro riteneva che la qualità del sonno fosse migliorata in modo significativo. Nella seconda settimana, l’84% dei soggetti riteneva che la qualità del sonno fosse migliorata e il 17% fosse notevolmente migliorato. In conclusione, possiamo riassumere i risultati ottenuti come segue:
1. La somministrazione di Gabarelax® favorisce il miglioramento del sonno e della sua qualità alla dose di 50 mg per circa il 26% della risoluzione delle difficoltà nel sonno durante la prima settimana e del 39% durante anche la seconda settimana;
2. Alla dose di 100 mg di Gabarelax® i soggetti mantengono stabile i traguardi ottenuti, senza mostrare nessun cambiamento dell’indice PSQI, cosa che invece si verifica nei casi controllo e alla dose superiore di 300 mg;
3. Esiste una memoria del GABA che consente dopo 4 settimane di assunzione di mantenere i miglioramenti anche per le due settimane successive pur senza somministrazione dello stesso;
4. La percezione del miglioramento della qualità del sonno e della profondità del sonno è segnalata dal 67% dei soggetti volontari durante le prime due settimane di test.
Maria Elena Carrabetta